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Soffitto della prima camera della Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli, Firenze, Italia. Author and Copyright Marco Ramerini
Soffitto della prima camera della Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli, Firenze, Italia. Author and Copyright Marco Ramerini

Grotta del Buontalenti: una grotta nel Giardino di Boboli

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La Grotta del Buontalenti, fu realizzata, disegnata e ideata tra il 1583 e il 1593 da Bernardo Buontalenti (Firenze 1536-1608). Questa grotta è uno dei più importanti luoghi del Giardino di Boboli, è una grotta artificiale riempita di false stalattiti e stalagmiti, con statue di pecore, pastori e Dei romani. La grotta rappresenta uno dei più pregevoli esempi di architettura manierista della città.

UN CAPOLAVORO DEL MANIERISMO

La facciata è un lavoro di Giovanni Battista del Tadda, con ai lati le statue di Cerere e Apollo di Baccio Bandinelli. Essa è sormontata dallo stemma dei Medici e dalle due figure che rappresentano la “pace” e la “giustizia”. 

Le origini dello stemma mediceo, il cui disegno fu cambiato diverse volte negli anni, non sono conosciute. La palla sulla cima è blu ed è dipinta con i gigli di Francia. Questo in accordo con i privilegi ricevuti dal re di Francia Luigi XI in cambio dei servigi diplomatici ricevuti. L’emblema della famiglia Medici, un numero di palle rosse su uno scudo d’oro, è esposto su molti palazzi di Firenze e della Toscana.

La facciata della Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli, Firenze, Italia. Author and Copyright Marco Ramerini

La facciata della Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli, Firenze, Italia. Author and Copyright Marco Ramerini

La grotta è formata da una serie di tre camere comunicanti: la prima camera, con decorazioni a stucco in bassorilievo opera di Pietro Mati, è caratterizzata da scene pastorali di Bernardino Poccetti (1542-1612) ed ospitava fino al 1924 i “Prigioni” di Michelangelo (ora alla Galleria dell’Accademia, nella grotta ci sono delle copie).

La seconda camera contiene un gruppo di statue di marmo che rappresentano Paride e Elena, scolpite da Vincenzo Rossi da Fiesole (1525-1587). La terza camera, ha affreschi del Poccianti, e una bella fontana del Giambologna (1529-Firenze 1608) che rappresenta Venere al Bagno insidiata da quattro satiri.

La grotta è situata vicino all’ingresso del Giardino di Boboli e nel punto dove arriva il Corridoio Vasariano.

Soffitto della prima camera della Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli, Firenze, Italia. Author and Copyright Marco Ramerini

Soffitto della prima camera della Grotta del Buontalenti, Giardino di Boboli, Firenze, Italia. Author and Copyright Marco Ramerini

BERNARDO BUONTALENTI

Bernardo Buontalenti (Firenze 1536-1608) fu architetto, scultore, pittore, miniaturista e ingegnere militare, fu uno dei protagonisti dell’architettura toscana nel XVI secolo. Come soprintendente delle fattorie militari e civili del Granducato, egli sovrintese alle fortificazioni di Firenze, Prato, Livorno, Pistoia, Grosseto, Siena e a quelle dell’isola d’Elba.

Buontalenti inventò anche equipaggiamenti da guerra, strumenti meccanici, automi e ingegnosi apparecchi per l’intrattenimento degli ospiti. I suoi più importanti lavori comprendono la villa e il giardino di Pratolino, il contributo alla costruzione degli Uffizi, la Grotta nel Giardino di Boboli. Poi egli lavorò alla Fortezza di Belvedere e alle ville di Artiminio e di Cerreto Guidi. Infine fu importante il suo lavoro a Poggio a Caiano, e al porto di Livorno.

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