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ONORATE L’ALTISSIMO POETA
ONORATE L’ALTISSIMO POETA

Onorate l’altissimo poeta: Dante Alighieri

Scritto da Fabio Toccafondi

Il mese di giugno 2021 cadrà il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Non è questa la sede né tantomeno la penna per celebrare degnamente il Poeta ma il nostro territorio non può essere estraneo alla sublime memoria.

Francesco da Barberino, giurista, letterato, contemporaneo e sodale di Dante nell’appartenenza esoterica ai ”fedeli d’amore” è il primo a dare notizia della “Commedia” citando gli “infernalia” in una glossa apposta sembra a Mantova nel 1313 alla sua opera i “Documenti d’Amore”. La citazione “ ..hunc Dante Aligheri in quodam suo opere quod dicitur comedia et de infernalibus inter coetera multa tractat” è a pag. 375 vol.II dell’opera “I Documenti d’Amore di Francesco da Barberino secondo i m.s.s. originali a cura di Francesco Egidi, Archè, Milano 1982.

E’ovvia la rilevanza della glossa di Francesco che, peraltro, ha trovato ispirazine per la sua opera principale (i Documenti d’Amore) nella stessa opera di Dante.

Il richiamo alla “Commedia” non si limita alla glossa sopra richiamata: nel libro d’ore “Officiolum” opera di Francesco da Barberino creduta persa ma ricomparsa da Christie’s per essere venduta all’asta, compaiono immagini miniate che richiamano l’Inferno, IV: “genti v’eran con occhi tardi e gravi di grande autorità ne lor sembianti”. Le figure sono riunite intorno “foco che emisferio di tenebre vincia”. La seconda scena mostra una testa bestiale che sputa fiamme mentre anime “lasse e nude” son torturate da diavoli.

C’è, ancora, un altro legame che unisce la “Divina Commedia” a Barberino Val d’Elsa (o Pesa): è il ricordo dei “Cento Danti” che Francesco di Ser Nardo da Barberino Val d’Elsa fece e fece copiare per maritare le figliole. Certo è che i “Dante de ciento” contribuì tanto alla diffusione della “Commedia” (“Pagine di Dante”: le edizioni della Divina Commedia dal torchio al computer. Catalogo della mostra. Electa 1989 pagg. 52,53).

La sintesi delle memorie e delle notizie dimostrano il legame che unisce Barberino d’Elsa alla Commedia per le opere di due personaggi barberinesi ciascuno autore di opere diverse dall’altro ma convergenti per la maggior gloria dell’opera di Dante.

La presente nota è stata composta sulla base indispensabile e non eludibile dello studio e della documentazione fornita dalla dott.ssa Elsa Masi, di Barberino d’Elsa, che ha arricchito la cultura della propria terra con la disamina di fonti e di opere del mondo di Dante e del piccolo ma glorioso suo Barberino.

Alla dott.ssa Masi si deve anche l’iniziativa dell’edizione critica del Guerin Meschino di Andrea da Barberino, figura letteraria da considerare in altra sede. Non si può rammentare Dante e Francesco da Barberino senza la memoria dei “Fedeli d’Amore”, sodalizio di cui entrambi fecero parte insieme a Guido Cavalcanti ed altri poeti del “dolce stil novo”.

L’analisi delle opere dei fedeli d’Amore ha condotto a disegnare l’ipotesi esoterica del loro linguaggio poetico. L’opera “Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d’Amore di Luigi Valli. Roma casa ed. Optima ,1928 con ristampata anastatica di Firenze libri s.r.l, Reggello (Fi) 2008 apre suggestivi scenari introdotti da titoli affascinati quali:

“Gli strani amori dei Fedeli d’Amore;
le strane donne dei Fedeli d’amore;
la donna Sapienza.
Il gergo mistico amatorio nella poesia e cosi:
“ o voi ch’avete li ‘ntelletti sani,
mirate la dottrina che s’asconde
sotto il velame de li versi strani”.

Il nostro patrimonio culturale è smisurato ma alcuni territori ne sono particolarmente ricchi: Barberino Tavarnelle è uno di questi. E’ naturale aspettarsi una esplosione di glorificazione letteraria, poetica ed esoterica che, fermo il primato di Dante, abbracci in un cerchio luminoso tutti i Fedeli d’Amore. Siamo certi che questo messaggio rivolto anche a chi rappresenta la nostra comunità, troverà ascolto, udienza, entusiasmo, impulso mirabile e slancio con corrispondenza cosmica “nell’amor che move il sole e l’altre stelle”.

Scritto da Fabio Toccafondi

ONORATE L’ALTISSIMO POETA
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